Si fa tanto parlare di sicurezza e la si invoca come fosse una bacchetta magica capace di trasformare la realtà con un sol gesto… o un solo decreto… Invece abbiamo la prova che la vera sicurezza è quella agita quotidianamente col coordinamento e il buon lavoro di tanti attori, primi fra tutti i Sindaci, i Prefetti e tutti gli amministratori.
Perciò fa bene il sindaco Sala a giudicare l’ultimo decreto “anti degrado urbano” del Ministero dell’Interno Salvini “inutile e autolesionista”, «perché oggi Sindaci e Prefetti, come avviene per esempio a Milano, collaborano già benissimo senza bisogno di indicazioni dall’alto».
E che a Milano questo coordinamento funzioni, è provato da fatti concreti, come per esempio la cattura pochi giorni fa del piromane che affliggeva le auto in zona Città studi e che aveva anche mosso alcuni cittadini a incontrare direttamente la Presidente del Municipio 3, Caterina Antola, richiamando una maggiore attenzione al territorio, richiesta presa subito a cuore e da cui è partito un costante coordinamento con la Polizia Locale al fine di risolvere il problema. Ed è così che nella notte tra domenica e lunedì, all’allarme lanciato da alcuni passanti in zona Casoretto, è subito intervenuta la volante della Polizia che ha sorpreso un giovane piromane 28enne con un fiammifero in una mano e un candelotto nell’altra mentre armeggiava accanto allo sportello aperto del serbatoio di un’auto in sosta invia Alfredo Catalani.
La sicurezza non si grida come strumento di propaganda, ma si agisce nella serietà dell’impegno quotidiano per una città migliore.