16 aprile 2019
La triste storia del Centro di Accoglienza Temporanea (CAT) di via Sacile/Bonfadini (Municipio 4) è terminata nella notte del 15 aprile, quando è divampato un incendio nell’area antistante l’ex CAT che, fortunatamente senza feriti, ha distrutto gran parte dei manufatti di quella struttura nata originariamente per ospitare nuclei familiari in seguito a operazioni di sgombero, che avessero accettato di seguire un percorso di inclusione con il settore Politiche sociali del Comune di Milano. Il centro era degenerato e da tempo si registrava una situazione generale igienica fuori controllo con numerose discariche e abusivismo.
Perciò l’Amministrazione stava già pianificando lo smantellamento del CAT e il ricollocamento in strutture di accoglienza dei nuclei familiari con minori. Ora l’incendio ha accelerato le operazioni di sgombro e imposto la riqualificazione dell’area. 28 adulti e 14 minori sono stati così ricollocati: 3 nuclei familiari al centro di via Novara, 2 nuclei familiari con 8 minori in totale al centro via Aldini, 2 al CeAS di via Marotta.
Così l’Assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo: «Il Centro di Accoglienza Temporanea è quasi del tutto smantellato e grazie al lavoro di Vigili del Fuoco, Protezione Civile, AMSA e Polizia Locale siamo riusciti a rispettare i tempi. Contestualmente, con l’Area Emergenze Sociali abbiamo provveduto a ricollocare e famiglie con bambini. Il percorso prosegue anche dopo l’incendio, che non ha compromesso le attività già previste e in essere: ringrazio SOGEMI SpA per la disponibilità a procedere con l’abbattimento di un manufatto abbandonato e alla successiva messa in sicurezza di tutto il perimetro dell’area. AMSA si sta già occupando della rimozione dei rifiuti su via Bonfadini e provvederà anche a quelli in via Sacile. Ho effettuato un sopralluogo sia in via Sacile che al Centro per l’Autonomia Abitativa – CAA di Via Novara, che ha accolto alcuni dei nuclei familiari che erano in via Sacile. L’attenzione e l’impegno restano alti per evitare nuovi insediamenti abusivi che potrebbero compromettere il lavoro svolto dalla cooperativa Farsi Prossimo che opera con competenza e rigore nella struttura comunale.
Abbiamo lavorato tutti con grande senso di responsabilità, con pragmatismo, con grande attenzione alle persone – soprattutto ai minori – e ribadendo che i percorsi verso l’autonomia possono portare a superare gli insediamenti abusivi se sono improntati al rispetto delle regole e della legalità.
Ringrazio tutti gli operatori che la notte scorsa e nella giornata di ieri hanno affrontato un’emergenza, risolvendola in meno di 12 ore: Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Polizia Locale, Forze dell’Ordine e Servizi Sociali».