23 marzo 2019
Ortica Memoria ha inaugurato un nuovo murale dedicato al tema dell’immigrazione, prima italiana e ora straniera. Si intitola “Human – il muro delle migrazioni” ed è il decimo di un progetto che in totale prevede 20 opere distribuite sulle mura dello storico quartiere del Municipio 3, realizzato dal collettivo Noodles insieme agli abitanti stessi.
L’Ortica si vanta infatti di essere il primo quartiere museo dove la memoria del ’900 è dipinta sulle case: un borgo a vocazione turistica che racconta la storia di Milano.
Italiani, un popolo di santi, navigatori, poeti e anche emigrati: sono 60milioni gli italiani all’estero, quasi quanti gli italiani in patria. E per gran parte del ’900 i nostri antenati sono riusciti a raggiungere ogni angolo del globo.
Ma il murale racconta anche una storia attuale: quella di chi arriva all’Ortica lasciando il proprio Paese d’origine e va a stare “oltre il ponte”, in quella via che per tanto tempo è stata un luogo oscuro della coscienza dei milanesi: il caseggiato di via Corelli. Le mura di quel ponte oggi raccontano con colori accesi le traversate in mare, pigiati l’uno sull’altro, senza spazio, in bilico tra speranza e terre: l’azzurro del mare si mescola al rosso e al viola del sangue ed evidenzia tutta la drammaticità di quel pericoloso e necessario tragitto. Uno stile schietto e crudo, che la critica d’arte Mirella Crimi definisce “espressionismo silenzioso”, perché quando non ci sono più parole per raccontare questa immane tragedia, non rimangono che immagini silenziose che parlano alla coscienza di ciascuno e interrogano sulla mostruosità di tanto innocente dolore.
Per conoscere il progetto OrMe