14 marzo 2019
Approvato il piano delle tariffe TARI (Tassa per i rifiuti) per il 2019, che non prevede alcun aumento rispetto allo scorso anno e mantiene tutte le agevolazioni previste sulle tariffe domestiche e non domestiche. Nonostante sia aumentata sensibilmente la quantità di rifiuti prodotti in città, i maggiori costi di smaltimento sono “annullati” grazie a un risparmio di 556.168,05 euro, ottenuto con l’attività di lotta all’evasione e sanzionatoria. Il costo totale del servizio si ferma a 300.918.905,41 euro, un milione in meno rispetto allo scorso anno.
«Nonostante l’aumento dei rifiuti prodotti e il conseguente aumento dei costi per smaltirli – dichiara l’assessore al Bilancio Roberto Tasca –, il buon lavoro compiuto in sinergia dal Comune di Milano e A2A sul fronte della lotta all’evasione ci consente di mantenere inalterato il livello delle tariffe. Inoltre restano in vigore tutte le agevolazioni, che sono molte e differenziate, per le famiglie, per le attività produttive e per chi in città si dedica al riciclo alimentare. Un bel risultato che si accompagna al sensibile balzo in avanti della raccolta differenziata».
Sono 703.692 le utenze domestiche soggette al pagamento della Tari. Restano pressoché invariate le tariffe per ciascuna delle tipologie e, come gli anni scorsi, sono mantenuti gli sgravi per le famiglie numerose, quelle monoparentali con un minore e per i soggetti anziani.
È prevista infatti una riduzione del 25% della parte variabile della tariffa per i nuclei famigliari composti da 4 membri in su che dimorano in un alloggio di 120 mq. Riduzioni del 10% sulla parte variabile per i nuclei composti da un adulto e due minorenni o da un adulto e un minorenne in abitazioni inferiori agli 80 mq. Infine è prevista una riduzione del 10% della parte variabile della tariffa per i nuclei composti da due persone di cui una ultrasettantacinquenne.
Mantenute le riduzioni anche per le utenze non domestiche che in tutto sono 139.457. Si parte dalle scuole dell’infanzia, primarie, secondarie e paritarie con una riduzione di 1,04 euro/mq sulla parte variabile. Sgravi anche di 0,50 euro/mq per alberghi, ristoranti e case per vacanze. Attenzione rivolta anche alle imprese ricettive come osterie, pub, ristoranti, trattorie, mense e birrerie dove è previsto uno sconto di 1,30 euro/mq e ai bar e pasticcerie con uno sgravio di 1,20 euro/mq.
Riduzioni tariffarie del 25% per le associazioni iscritte all’anagrafe delle onlus e sempre del 25% per le attività commerciali e artigianali delle zone precluse al traffico a causa dei lavori di opere pubbliche, come la costruzione della linea metropolitana M4. E infine resta in vigore una riduzione del 20% della parte variabile ai locali commerciali, industriali e produttivi di generi alimentari che cedono le eccedenze alle persone in condizioni di bisogno.
Nel 2019 i residenti milanesi (1.396.659) produrranno 708mila tonnellate di rifiuti (lo scorso anno erano 681mila) di cui 404mila finiranno nella raccolta differenziata (nel 2018 erano 369mila) e 304mila verranno smaltiti. Dei 300 milioni di euro necessari per coprire il piano finanziario della Tari, 22,2 milioni rappresentano il costo di raccolta rifiuti, 61 milioni il loro smaltimento, 18,9 milioni è la spesa per la raccolta differenziata mentre 32 milioni sono i costi per il riciclo.
Approvata anche la TASI (Tributo per i servizi indivisibili) confermando l’aliquota dell’anno scorso, che si applica a tutti gli immobili, incluse le prime e seconde case, gli uffici, i negozi, i capannoni, le pertinenze, e con l’unica eccezione dei terreni agricoli. La Tasi deve essere pagata da proprietari e inquilini, in diversa misura. Il suo pagamento serve per le spese di illuminazione, cura del verde, pulizia delle strade e per tutti quei servizi erogati dal Comune e utilizzati in generale da tutti i cittadini per i quali non è possibile individuare un’utenza specifica (a differenza dei servizi “a domanda individuale” quali l’asilo nido o il trasporto scolastico, dove paga solo chi usufruisce dello specifico servizio.
Anche la riscossione della Imposta di soggiorno subisce una modifica al regolamento: da quest’anno gli operatori del settore turistico rendiconteranno la tassa al Comune ogni tre mesi e non più ogni mese. Il cambiamento consentirà una maggiore facilità ed efficienza nel lavoro di accertamento da parte dell’Amministrazione. L’imposta di soggiorno riguarda tutti i non residenti che soggiornano nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere presenti sul territorio comunale di Milano.
Le entrate derivanti dall’imposta di soggiorno sono destinate ad interventi relativi a servizi turistici nonché al recupero e/o manutenzione dei beni culturali e ambientali della città di Milano.