Oggi convocazione straordinaria del Consiglio comunale di Milano con un ospite speciale: l’Arcivescovo Mario Delpini a Palazzo Marino.
Invitato a seguito del Discorso di S. Ambrogio del dicembre scorso, Delpini ha esordito citando l’art. 3 della Costituzione e sottolineando la pari dignità dei cittadini e ha auspicato un confronto con l’istituzione civileche si lasci interrogare dalla parola e dalle intenzioni che muovono la Chiesa a questa presenza e che, anche all’interno di una forte contrapposizione, punti sulla civile e solidale convivenza.
L’evento storico – che non si ripeteva dall’ultima visita del cardinale Martini nel 2002 nella sede del Consiglio comunale – è stato un invito ad esercitare l’intelligenza al servizio di una visione di città e di società, attraverso la riflessione critica e la condivisione del pensiero, e non solo delle emozioni, coinvolgendo una cittadinanza attiva, vigile e intraprendente.
Di questa alleanza tra le istituzioni e della loro capacità di fare rete abbiamo bisogno oggi più mai, ma le parole dell’Arcivescovo sono tutt’altro che di circostanza e toccano nel vivo alcune scelte politiche su cui la Chiesa sente di dover dare il suo giudizio: «… mi permetto di mettere in evidenza che tra i fattori determinanti del “linguaggio comune” dovrebbe essere incluso un tema che può essere controverso, ma che io ritengo irrinunciabile e che merita di essere oggetto del pensare costruttivo, critico, saggio al quale ci sentiamo autorizzati. È il tema della centralità della famiglia: ritengo infatti che la famiglia sia la risorsa determinante per favorire il convivere sereno e solidale. La considerazione della famiglia e la sua centralità per il benessere della città si scontra con la tendenza diffusa a dare enfasi ai diritti individuali». Da qui l’auspicio «che si promuova la famiglia come forma stabile di convivenza, di responsabilità degli uni per gli altri, di luogo generativo di futuro», che è esattamente il cuore dell’impegno del Piano integrato di Politiche familiari a cui stiamo lavorando, senza lasciarci intrappolare da quei distinguo artificiosi e artificiali tra “famiglia” e “famiglie”, che qualcuno vorrebbe ogni volta tirar fuori per rallentare il percorso e che invece abbiamo già più volte ben chiarito.
L’intervento dell’Arcivescovo: Pensare l’alleanza delle istituzioni per il bene comune
Il Discorso del Sindaco Giuseppe Sala