In occasione della Giornata della memoria, sono stati organizzati diversi eventi, performance teatrali gratuite e aperte al pubblico, momenti di studio e la posa di 30 nuove “pietre d’inciampo” per ricordare le vittime della shoah e la storia coraggiosa di chi si è opposto all’odio e alla violenza di quegli anni bui, come il “ghisa” milanese Luigi Vacchini, assassinato nel lager nazista di Ebensee, Austria, il 1° aprile 1944: a lui è dedicata la pietra d’inciampo di piazza Beccaria 19, davanti al Comando della Polizia locale di Milano, la cui cerimonia di posa si è tenuta alla presenza della vicesindaco Anna Scavuzzo, del comandante della Polizia locale Marco Ciacci, dell’artista Gunter Demnig e della senatrice a vita Liliana Segre.
Dal 27 gennaio sul geoportale del Comune di Milano è possibile vedere la mappa del Censimento degli ebrei residenti a Milano nel 1938, oggetto di un recente ritrovamento presso la Cittadella degli archivi del Comune di Milano e di una mostra in Triennale.
Sulla piattaforma del Comune di Milano è stata creata la sezione “Milano è memoria” che elenca tutti gli appuntamenti della città e dei singoli Municipi che contribuiscono a coltivare la memoria storica e critica, da parte di associazioni e istituzioni culturali.
In particolare quest’anno sono quattro i progetti sulla memoria: trenta nuove Pietre d’inciampo in memoria dei cittadini milanesi uccisi nei campi di sterminio nazisti; il progetto “Free – Non c’è futuro senza memoria – no FutuRE without RemembrancE” in Darsena con l’installazione di una grande bolla all’interno della quale si terranno reading e performance teatrali; il palinsesto di appuntamenti del 27 gennaio, Giorno della memoria e infine il ciclo di tre incontri organizzati da Comune di Milano e Università degli Studi di Milano dal titolo “Milano 1919: il tempo dello sbandamento e la nascita del Fascismo”.
Inoltre, in omaggio alle vittime dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, domenica 27 gennaio, Giorno della memoria, le bandiere europea, italiana e la bandiera del Comune di Milano saranno esposte a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici della città.
Pensando alle cerimonie istituzionali di ricordo per il Giorno della memoria, non è possibile non associare quanto avventuo in quegli anni bui con ciò che sta succedendo oggi nel nostro Paese, con la compiacente benedizione del Ministro degli Interni, costantemente impegnato in una permanente vergognosa propaganda elettorale e politica che ha avuto il suo culmine nello sgombro del Centro CARA di Castenuovo di Porto, lo spostamento di 305 migranti e l’incognita per altri 145 e delle loro famiglie, con molti bambini che hanno dovuto forzatamente interrompere il percorso scolastico avviato con successo. Questa azione segna un punto di non ritorno nel giudizio politico e morale nei suoi confronti e di quelli che ne sostengono l’azione.
Perciò, con molti colleghi consiglieri comunali di Milano abbiamo unanimemente chiesto al Ministro degli Interni Matteo Salvini di non presentarsi alle cerimonie di commemorazione del Giorno della memoria per non irridere ignominiosamente al ricordo e al dolore di tutti quelli che hanno in orrore i metodi di propaganda e di azione politica fatta sulla pelle, sulla vita e sui sentimenti di esseri umani svantaggiati e indifesi. E, nel caso che col pretesto del proprio ruolo istituzionale, Matteo Salvini o uno dei suoi sostenitori si presentasse alle cerimonie, come gesto di protesta non violenta inviteremo i presenti a voltare lo sguardo e le spalle in direzione opposta per tutta la durata della loro presenza alle manifestazioni.