Siamo felici che Milano abbia scalato la classifica sul piano della vivibilità nel Paese e che viva un bellissimo momento sul piano internazionale, turistico ed economico… Ma la qualità dell’aria milanese resta uno dei grossi problemi di sempre e sono molte le persone che soffrono di problemi respiratori a causa del forte inquinamento dell’aria, dovuto alla violazione del limite del diossido di azoto (NO2).
Nel 2018 i dati sull’inquinamento parlano di un netto miglioramento rispetto al passato: secondo i resoconti forniti da Amat (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio) la media annuale delle concentrazioni di PM10 si è attestata su 33 microgrammi/mc, facendo registrare il risultato migliore dal 2003 e restando sotto il limite europeo di 40 microgrammi/mc. Lo stesso vale per il PM2.5, la cui media annuale è stata di 23 microgrammi/mc – per la prima volta al di sotto della soglia di 25 microgrammi/mc – e per il biossido di azoto (NO2), la cui massima media annuale delle 5 stazioni di rilevamento di Milano è risultata di 59 microgrammi/mc, il valore più basso dal 2002 (anche se ancora ampiamente sopra al valore limite europeo di 40 microgrammi/mc). Infine, i giorni di superamento dei livelli di PM10 nel 2018 sono stati 79, il terzo miglior dato dal 2002, molto meno dei 97 del 2017, ma ancora lontani dal limite dei 35 superamenti annui previsti dall’Europa.
Ma non basta assolutamente: è necessario fare di più! In questa prospettiva si inseriscono l’avvio di Area B per fermare le auto più inquinanti e l’estensione delle regole di Area C anche ai mezzi del trasporto pubblico locale di linea, taxi e ncc.
Con l’introduzione di Area B (le prime 15 telecamere saranno attivate il 25 febbraio), tra il 2019 e il 2026, le emissioni atmosferiche da traffico si ridurranno complessivamente di circa 25 tonnellate di PM10 allo scarico e di 900-1.500 tonnellate di ossidi di azoto: nel primo caso si tratterà di un’accelerazione immediata con già il 14% di emissioni in meno nel 2019 (-24% nel 2020 e -21% nel 2021); nel caso dell’ossido di azoto il calo maggiore si presenterà tra il 2023 e il 2026 con -11% ogni anno, ma già dal 2019 e gli anni successivi il NOx diminuirà del 5% ogni anno.
Il Comune mette 32milioni di euro a disposizione per migliorare la qualità dell’aria e cambiare la vita dei quartieri della periferia di Milano, attraversati ogni giorno da centinaia di migliaia di auto in entrata e in uscita dalla città: Atm ha attivato il Piano Full Electric, con i primi autobus elettrici già in funzione oggi, che porterà nel 2030 tutta la flotta dei bus ad essere a trazione elettrica. Sempre dall’inizio del 2018 anche Amsa ha iniziato la sostituzione dei mezzi diesel euro 3 e 4 (che sarà completa su tutti i veicoli nel 2020) e il potenziamento del parco veicoli a metano, che a fine 2021 sarà del 25% su tutti i veicoli Amsa e la metà di quelli utilizzati per la raccolta rifiuti. Inoltre, già apartire dal 2017-18, il Comune offre un sempre maggiore potenziamento delle linee di trasporto pubblico per favorire la mobilità tra le diverse zone della città e avvicinare sempre più i quartieri periferici al centro. In questa direzione è stato pensato per esempio il prolungamento della linea di superficie 63 fino al quartiere di Muggiano (Municipio 7) dove sarà il nuovo capolinea: il bus attraverserà il quartiere Olmi accogliendo una richiesta del locale comitato di quartiere.
Inoltre, il Comune ha studiato diversi incentivi economici: dal bando per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici privati all’acquisto dei nuovi autobus elettrici per il trasporto locale; dai veicoli immatricolati persone e merci alla sostituzione dei veicoli adibiti a taxi e NCC; dalla permuta dell’auto o ciclomotore inquinante con due biciclette pieghevoli (anche a pedalata assistita o elettriche) allo sconto del 70% sull’abbonamento annuale; dagli incentivi per cambiare l’auto familiare fino al 50% del costo totale ai contributi comunali alle imprese per auto aziendali.
Ambiente, salute e qualità della vita sono gli impegni del Comune di Milano per il nuovo anno per la lotta all’inquinamento, anche a fronte dei preoccupanti cambiamenti climatici a cui assistiamo.
«Auspico che anche la Regione Lombardia faccia la propria parte – sostiene l’assessore Granelli –, con meno deroghe sulle regole e più contributi: perché chi ha meno risorse deve essere aiutato a combattere l’inquinamento, non derogato. Anche il Governo aiuti le zone del Paese più soggette all’inquinamento, mettendo risorse per gli incentivi, finanziando di più il trasporto pubblico locale e facilitando con le regole la mobilità sostenibile come quella delle biciclette o dei monopattini elettrici».
