Siamo rimasti tutti orgogliosamente sbalorditi dalla classifica sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore, che nomina Milano come la città italiana in cui si vive meglio, in base a indicatori quali ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero, demografia e società.
Il merito è di tutti i milanesi, vecchi e nuovi, che con il loro lavoro, con la loro partecipazione e con il loro senso civico costruiscono e rinnovano continuamente il senso della nostra civiltà ambrosiana.
Ma non chiudiamo gli occhi di fronte ai tanti punti deboli ancora da consolidare: la diffusa criminalità, le diseguaglianze sociali, lo scottante tema della droga, il costo della vita chiedono di considerare questo traguardo come un punto di partenza per migliorare anche sugli altri fronti.
A questo riconoscimento si aggiunge il record dei turisti che a ottobre è cresciuto del 25,2% in città rispetto al 2017, confermando Milano come meta sempre più ambita e attrattiva per ospiti italiani e stranieri, grazie al suo straordinario patrimonio artistico, architettonico e monumentale e alle molteplici iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale per valorizzare le eccellenze del territorio, quali cultura, moda, design, cibo e sport. E in queste settimane, con il palinsesto natalizio “Your Christmas”, realizzato dall’Amministrazione in collaborazione con aziende private e associazioni d’impresa, la nostra città è ancora più bella e attrattiva.
Il turismo è anche uno dei settori più trainanti nell’economia della città poiché produce migliaia di posti di lavoro. E questa crescita rappresenta un volano eccezionale in vista del 2019, anno in cui Milano sarà al centro del mondo per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci.
Anche sulla base di questi dati, l’Amministrazione si appresta a tracciare il bilancio di metà mandato e il nuovo assetto del Piano Quartieri indica la strada: l’impegno riconfermato va nella direzione di prendersi cura di chi fa più fatica, dei quartieri popolari e delle periferie. Tanti progetti che però, per essere realizzati, hanno bisogno anche dell’appoggio e della collaborazione di Governo e Regione Lombardia. Mi auguro che gli ostacoli posti finora si possano superare con la volontà di guardare davvero il bene comune, andando oltre prese di posizione politica per fare l’interesse dei cittadini.