20 novembre 2018
Mettere in sicurezza gli immobili dismessi, per evitare che vengano occupati abusivamente, vandalizzati o danneggiati, creando disagio anche per gli abitanti dei quartieri è uno degli obiettivi che persegue l’Amministrazione. A questo scopo sono stati stanziati 2,5 milioni di euro per «interventi di contrasto all’occupazione abusiva» di fabbricati di proprietà pubblica con varie destinazioni d’uso, come uffici, scuole, musei, mercati, che, per vari motivi (dalla presenza di materiali pericolosi che richiedono la bonifica sanitaria dell’area ad uno stato di degrado non più sanabile con semplici opere manutentive), vengono dismessi in attesa di essere demoliti o di nuove progettazioni d’utilizzo.
È la prima volta che il Comune di Milano, in particolare l’Assessorato ai Lavori pubblici e alla Casa, stanzia un consistente importo vincolato ad interventi di questo genere, che in precedenza sono sempre stati finanziati attraverso accordi quadro di generica manutenzione del patrimonio immobiliare. Una novità, quindi, che sottolinea l’attenzione dell’Amministrazione per la tutela degli immobili di proprietà pubblica, anche quando perdono la loro funzione originaria e vengono temporaneamente lasciati inutilizzati, e che renderà più efficaci le opere di messa in sicurezza delle aree in questione: dalle lastrature di porte e finestre ai tamponamenti degli ingressi principali fino alle piccole demolizioni funzionali, dalla periodica pulizia e rimozione dei rifiuti alla bonifica da materiali inquinanti, dal rinforzo di accessi e recinzioni di protezione ad interventi per staccare la rete elettrica e quella idrico-sanitaria.
Grazie alle commissioni congiunte Casa e Sicurezza è emerso che, rispetto a 1722 immobili occupati a inizio mandato, oggi sono 1078 le unità immobiliari occupate senza titolo, il che significa che l’efficacia dell’intervento ha raggiunto il 38% degli immobili occupati che sono stati successivamente rimessi a disposizione di chi ne ha diritto, con un ritmo di un paio di sgombri a settimana.