27 ottobre 2018
Due importanti appuntamenti in settimana hanno portato l’attenzione su uno dei temi più cari della nostra Amministrazione: la questione delle “periferie”, ora ribattezzate “quartieri”. Dietro alla nuova definizione si cela una prospettiva diversa nell’affrontare il problema: il piano messo in atto fin dall’inizio del mandato ha svelato strada facendo una geografia di interventi molto complessa e articolata, che in realtà va ben oltre i cinque ambiti territoriali strategici individuati in partenza (1. Giambellino-Lorenteggio; 2. Corvetto-Chiaravalle-Porto di Mare; 3. Adriano-Padova-Rizzoli; 4. Niguarda-Bovisa; 5. Qt8-Gallaratese) e che vuole ora ricomprendere la città nella sua totalità, dal centro alla periferia, per ridare corpo e senso al suo stare insieme nella complessità dei diversi quartieri, con una visione unitaria dell’azione amministrativa in un’ottica di sistema e la volontà di prendersi in carico tutto.
Così il sindaco Beppe Sala: «Fare politica sana è dire a chi crede in noi che ci stiamo impegnando per la vita della città. I momenti decisivi sono quelli che avverranno in città da oggi in poi. Con questo Piano Quartieri vogliamo rendere visibile quello che vogliamo fare: noi ci crediamo e porremo i fatti! Il Piano Quartieri sarà la nostra prova della verità e dimostrerà la nostra capacità di visione e la capacità di fare. Non ci accontentiamo che “Milano funzioni”, vogliamo rilanciare nella conferma che crediamo nel nostro modo di fare politica e insieme abbiamo più coraggio per un nuovo rinascimento milanese a beneficio non di pochi ma di tanti. Milano è bella ed efficiente, ma se questa bellezza ed efficienza non saranno accessibili e a disposizione di tutti i milanesi, avremo sbagliato. Questo Piano segna una discontinuità storica unica».
Il primo evento pubblico ha avuto luogo presso la Fabbrica del Vapore, dove sono state presentate le iniziative di rigenerazione urbana vincitrici del Bando alle Periferie 2018 nei quartieri milanesi. È intervenuto anche il sindaco Beppe Sala, attento a presidiare i quartieri più periferici e cercare alleanze affinché le cose progettate si realizzino. Il percorso intrapreso esprime nei fatti che esiste una città fatta di apertura e non di chiusura, di valorizzazione delle diversità e non di paura o esclusione.
I progetti presentati tengono insieme coesione sociale e cultura, rigenerazione urbana e rispetto dell’ambiente e sono la dimostrazione che esiste una direzione e un percorso fatto di solidarietà e di crescita, dove tutte le componenti della città stanno lavorando insieme! Elemento comune a tutti i progetti vincitori è la presenza di una comunità attiva che prende l’iniziativa, perché nessuno può farcela da solo. Il mio auspicio è che, cammino facendo, ciascuna realtà riesca con successo a coinvolgere sempre più persone, affinché insieme si possa riagganciare ogni pezzo di città.
Il secondo appuntamento è stato la presentazione del nuovo Piano Quartieri presso il Teatro Munari, per raccontare cos’è e invitare i cittadini a farsi avanti con suggerimenti in occasione degli incontri che si svolgeranno nel mese di novembre in ciascun municipio della città, dove i tecnici e il personale del Comune spiegheranno i progetti e chiunque potrà esprimere proposte. Un invito a impadronirsi del tutto: un percorso di racconto, ascolto e partecipazione che si arricchisce della possibilità di proporre nuovi progetti per il proprio quartiere. Intanto i fondi ci sono e mostrano la discontinuità di risorse ed energia di questo forte impegno: il valore economico degli investimenti è di € 1.616,8 Mln, di cui € 1.234,5 Mln decisi e già localizzati e € 382,3 Mln da progettare e localizzare.
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