Nell’ultima Commissione Periferie prima della chiusura estiva, insieme al collega Carmine Pacente, Presidente della Commissione Affari internazionali, abbiamo invitato il Direttore finanziario del Comune Roberto Colangelo per leggere l’esperienza di Milano nella politica di coesione della UE e verificare la capacità amministrativa e finanziaria di Milano e delle altre città italiane destinatarie dei Fondi Europei strutturali e di investimento.
1. Il PON Città Metropolitane è un programma nazionale unico nel panorama della programmazione europea, rivolto a 14 Città Metropolitane e dedicato allo sviluppo urbano sostenibile. Nella cartina le città italiane coinvolte.
Il programma ha una dotazione finanziaria complessiva di 892 milioni di euro di cui 588 provenienti dal Fondo Europeo Sviluppo Regionale (FESR) e 304 dal Fondo Sociale Europeo (FSE).
La distribuzione delle risorse sul territorio per ciascuna città italiana è circa 90 milioni di euro per le città del sud e circa 40 milioni di euro per le città del centro nord e Sardegna. A Milano sono destinati circa € 38milioni, suddivisi tra i seguenti assi di impegno finanziario:
Il vero banco di prova per la Commissione Europea è la capacità delle città di investire in politiche e azioni concrete per lo sviluppo urbano sostenibile e attuare operazioni per raggiungere risultati concreti, misurabili e coerenti con le finalità indicate a livello europeo. Da qui dunque la responsabilità del Comune, quale organismo intermedio e beneficiario, sulla sana gestione finanziaria degli investimenti e la sua capacità di coinvolgere partner economici e sociali per realizzare progetti.
Dai dati forniti in commissione è emerso che, a fine luglio, solo Milano e Firenze hanno rendicontato e dunque raggiunto i target programmati. Anche Bari si posiziona positivamente, mentre tutte le altre città italiane sono abbondantemente al di sotto dello stato di avanzamento finanziario previsto. E questo purtroppo potrà costituire un problema per tutte le città italiane.
2. Relativamente al POR FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e al POR FSE (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione), a Milano è stato destinato un importo pari a € 9.650.000 per i quali sono stati selezionati i seguenti progetti:
Anche per questi fondi il Comune è organismo intermedio e autorità urbana per i progetti e ha il compito di selezionare operazioni coerenti con la strategia di sviluppo urbano sostenibile e attuarle per raggiungere risultati concreti, misurabili e coerenti con le finalità ed i risultati indicati.
3. Infine, il Comune di Milano è Autorità di Gestione per € 110milioni del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione del Patto per Milano. Con queste risorse sono previsti i seguenti interventi:
In conclusione, al di là delle tante sigle elencate, la cosa che davvero conta è l’investimento che l’Europa fa sugli enti locali, offrendo alle città strumenti economici concreti per realizzare progetti a servizio degli ultimi: Milano ha complessivamente ottenuto quasi € 210milioni per la politica di coesione dai vari fondi citati. Più Milano saprà dimostrare di utilizzare bene questi soldi, più potrà concorrere ad aumentare il futuro budget assegnato alle singole città.