Ci sono 629 migranti vivi in mezzo al Mar Mediterraneo – uomini, donne, di cui 7 incinta, molti bambini tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini –, ostaggi di un barcone che fino ad oggi non ha potuto toccare terra per l’ostilità del nuovo Governo italiano.
«È finita la pacchia» – ha dichiarato il Ministro degli Interni, Salvini, che ignora che non si tratta di turisti a bordo per un viaggio in crociera, ma di bambini donne e uomini in condizioni disperate.
Il Governo che vuole chiudere i porti in realtà vuole cancellare l’umanità e schiacciare i diritti elementari, oltretutto negare l’accesso in porto a un’imbarcazione che abbia effettuato il soccorso in mare «può comportare la violazione degli articoli 2 e 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), qualora le persone soccorse abbiano bisogno di cure mediche urgenti, nonché di generi di prima necessità (acqua, cibo, medicinali), e tali bisogni non possano essere soddisfatti per effetto del concreto modo di operare del rifiuto stesso».
Stasera discuteremo in questa Aula la mozione presentata dalla collega del Movimento 5 Stelle Patrizia Bedori affinché il barcone affondato il 18 aprile 2015 possa rimanere nella città di Augusta e non venir trasferito a Milano per concretizzare il progetto dell’Università statale che ha lavorato per riconoscere i corpi e realizzare un “Museo dei diritti”.
La città di Augusta lo richiede per realizzare «un Giardino della memoria per ricordare la tragedia, ma anche l’opera di accoglienza di questa terra, per esprimere solidarietà e umanità perché dall’apertura può nascere speranza anche per tutti noi», così il parroco padre Giuseppe Mazzotta della parrocchia di San Giuseppe in Augusta.
Sarebbe stato bello sentire in questi giorni il sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro del M5S, ribadire lo spirito di accoglienza di questa terra, esprimere solidarietà e umanità, dimostrare coi fatti che dall’apertura può nascere speranza anche per tutti noi… Ma non l’abbiamo sentita!
Sarebbe bello che i colleghi del M5S stasera in Consiglio abbiano il coraggio di dissociarsi da questo orrore quando rivendicheranno il barcone x la città Augusta x onorare i morti in mare e sentirli lottare anche per difendere i vivi!
Sarebbe stato bello anche sentire la voce del Ministro alle infrastrutture Toninelli, esponendte del M5S, che è l’unico che può scegliere di aprire o chiudere i porti.
A lui si è appellato anche il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, sempre del M5S che oggi – testuali parole – si è dichiarato «pronto ad aprire il porto di Livorno e accogliere la nave Acquarius con il suo carico di 629 vite umane», commentando che «Se voltiamo la testa dall’altra parte e smettiamo di “essere umani”, finiamo per non essere diversi dagli scafisti, che fanno affari giocando con la vita e la disperazione di migliaia di persone», salvo poco dopo rimuovere il post citato «per non creare problemi al governo»!!!
Ci auguriamo da parte di tutti che la propaganda elettorale sia definitivamente finita e che si cominci a governare salvaguardando i diritti umani innanzitutto, perché un sistema di accoglienza efficiente non si misura in base alla diminuzione degli sbarchi, ma in base al numero di vite umane salvate e integrate.
Sarebbe bello ripartire da qui.