10 aprile 2018
Una delle cose più entusiasmanti del mio impegno per la città è la possibilità di scoprire quante cose belle esistono a Milano!
È stato un onore per me poter incontrare la responsabile dell’Associazione iBVA (Istituto Beata Vergine Addolorata) Loredana Caccia e conoscere le attività messe in campo a favore di minori e famiglie italiane e straniere, dai corsi e laboratori di lingua italiana al supporto allo studio per bambini e adolescenti neoarrivati e di seconda generazione, dalle risposte al bisogno abitativo con alloggi a famiglie in emergenza-casa fino all’idea di “Solidando”, il primo supermercato solidale di Milano in via Calatafimi 10 (Municipio 1), che rappresenta un’esperienza innovativa per la città perché si tratta di un modo non assistenziale di fare solidarietà.
Nato dalla riflessione che la crisi sta riducendo sempre più la capacità di acquisto delle famiglie e sta profondamente modificando i modelli di consumo degli italiani, l’Associazione iBVA ha considerato l’opportunità di sviluppare un progetto che si colloca in una più ampia strategia di risposte alle situazioni di pluricriticità di cui molti nostri concittadini (italiani e di origine straniera) sono portatori. Il progetto ha come obiettivo la raccolta (o l’acquisto a prezzi agevolati) di beni alimentari e la loro distribuzione alle famiglie bisognose del territorio milanese, individuate secondo criteri di oggettività.
Di cosa si tratta?
Il progetto SOLIDANDO ha come obiettivo l’acquisto e la raccolta di beni alimentari e la loro distribuzione alle famiglie in difficoltà del territorio milanese, in particolare della zona sud della città.
Il nome stesso vuole mettere in evidenza i due riferimenti centrali del progetto: la solidarietà, come base per la socialità e la realizzazione della persona, per la solidità del vivere insieme, e la donazione – il secondo termine di riferimento – come suo compimento e condizione per la sua realizzazione. Solidando vuole promuovere la cultura dell’accoglienza e del dono, cercando proprio per questo di organizzare le risorse rese disponibili con criteri di efficacia ed efficienza.
Partito con l’intenzione di aiutare 120 famiglie, dopo il primo anno di apertura, Solidando oggi sta rispondendo ai bisogni di ben 350 famiglie, grazie alla collaborazione e alla generosità di molti.
Si tratta di un vero e proprio supermercato, munito di casse automatizzate, carrelli, scaffali e una variegata tipologia di prodotti (olio, aceto, sale, pasta, riso, biscotti, zucchero, pelati, legumi, tonno; pannolini, sapone, dentifricio ecc.), dove la spesa non si paga, ma si “scala” da una tessera a punti, attribuita sulla base del numero e dell’età dei componenti e delle accertate condizioni economiche della famiglia. Solidando mira ad essere anche uno strumento che restituisce dignità a coloro che ne usufruiscono. Non ci si mette in coda presso le Parrocchie, non viene dato un pacco-viveri, ma chi entra sceglie tra i prodotti a disposizione riempiendo il carrello della spesa e pagando attraverso una tessera a punti.
Per conoscere bene le ragioni di questa scelta, come funziona e come è possibile sostenere il progetto, visito il sito www.ibva.it/solidando.
Ora l’orizzonte è lavorare in sinergia col Comune di Milano per avviare un lavoro congiunto tra i servizi sociali del Comune e gli assistenti sociali che operano nell’associazione, affinché si crei una rete sul territorio locale più vicino.