19 marzo 2018
Il mio intervento odierno potrebbe recare il titolo: “Quando la scuola educa al bello”. Parlo di due licei artistici della nostra Città – il Liceo Artistico Brera e Caravaggio – coinvolti in un progetto culturale lanciato dal Comune di Cologno Monzese.
Il concorso presentato col titolo “Il contorno decorato” chiedeva ai ragazzi di vari licei di colorare e abbellire le mura di cinta del Cimitero centrale cittadino per oltre 50 metri con 10 opere diverse aventi lo stesso tema floreale ispirato all’epoca del Liberty, in sostituzione dei graffiti e dei vandalismi.
Hanno risposta all’appello dell’Amministrazione di Cologno Monzese i due licei milanesi citati, tra cui il Caravaggio ha ottenuto il primo premio ex equo. I complessivi dieci bozzetti vincitori sono stati presentati martedì 12 marzo dagli studenti stessi invitati presso Villa Casati di Cologno.
Mi pare una notizia degna di essere condivisa da questo consesso per più di una ragione:
- Innanzitutto un bell’esempio di collaborazione a livello di Città Metropolitana: dal basso, dalla scuola, dagli insegnanti, dai ragazzi stessi partono esempio virtuosi che ci insegnano a collaborare e ad arricchirci a vicenda, oltre i confini strettamente urbani a cui spesso si fermano le nostre capacità, i nostri occhi, le nostre analisi.
- In seconda istanza per il valore dato a progetti di rigenerazione urbana che coinvolgono giovani generazioni in un percorso di educazione civica sul campo che hanno fatto propria la scommessa di sentirsi protagonisti del bello e trasmetterlo con le loro stesse mani: vivere in una città ornata anche dal punto di vista estetico è un elemento fondamentale per migliorare la qualità della vita e questi ragazzi se ne fanno direttamente carico prendendosi cura dell’ambiente
- Per combattere l’aspetto deturpato e vandalizzato dell’ambiente che era chiesto loro di rigenerare, questi ragazzi hanno dimostrato di saper accogliere, condividere ed elaborare creativamente le regole di base loro consegnate: ciò dimostra come la scuola riesce a fare cultura, a incanalare costruttivamente le energie dei giovani. Il progetto di street art proposto è un modo per riappropriarsi visivamente di quelle superfici deturpate, conferendo loro un connotato d’arte nuovo, derivato da una progettazione con indirizzi definiti e un preciso percorso stilistico.
- Infine, scusate se è poco, vorrei sottolineare che si tratta di una scuola della nostra Città che sorge in una delle cosiddette periferie pericolose: i giovani di questa scuola sembrano aver già fatto loro l’appello che proprio questa mattina il Vescovo di Milano Delpini chiedeva ai circa 4000 studenti degli istituti di formazione professionale radunati in Duomo per festeggiare la festa liturgica di San Giuseppe Lavoratore:
Il Vescovo ha elogiato «Quelli che sono attratti da una promessa che è convincente perché il fascino dell’impresa di diventare adulti è più persuasivo che stare sul divano a lamentarsi di come sia sbagliato il mondo e schifosa la società».
E, disegnando altri caratteri di questa gioventù, Delpini ha sottolineato che questa generazione «non ne può più di stare ferma e sola in un mondo virtuale senza fatiche da condividere, senza opere che si possono vedere, toccare e che siano utili a qualcosa. Elogio di quelli che partono perché hanno imparato di avere stima di sé e sanno di avere più qualità che difetti, anche se talora sono portati a deprimersi e a dubitare di non essere adatti alla vita. Elogio di quelli che pensano che il mondo non sia un pasticcio irrimediabilmente rovinato, ma lo vedono come una sfida e una vocazione e perciò vogliono mettere mano all’impresa di aggiustarlo. La società non può fare a meno di quelli che vogliono reagire a coloro che si lamentano di tutto».
Infine il Vescovo ha esortato questi ragazzi ad «aggiustare la città», come ha fatto san Giuseppe, Patrono di tutti i lavoratori, ed esclusivo artigiano “formatore professionale” di Gesù a Nazareth.
Che la nostra Amministrazione sappia chiamare a raccolta con eventi simili questi giovani che sono pronti e aspettano che si dia loro fiducia!