8 febbraio 2018
Dopo la circolare del Ministero delle Finanze (MEF) sull’applicazione della quota variabile della Tari per le utenze domestiche e le loro pertinenze (che ha acceso molte domande sui rimborsi), sono stati discussi e approvati dal Consiglio Comunale il piano tariffario per il 2018 della tassa sui rifiuti e il nuovo regolamento Tari con l’applicazione della quota variabile per le utenze domestiche e le loro pertinenze.
In questo contesto, non è scontato sottolineare che il Comune di Milano ha un saldo netto pari a zero relativamente alla raccolta dei rifiuti. Ma vediamo quali sono gli elementi di novità.
1. Sulla base delle nuove indicazioni del MEF, il Comune di Milano ha stabilito che va considerata “pertinenza” un solo box o l’autorimessa situata in prossimità dell’abitazione (nel caso si posseggano due box, viene valutato quello più grande) e che il calcolo della quota variabile si determina considerando solo il numero degli occupanti dell’abitazione stessa.
In questo modo anche se il costo totale del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti resterà lo stesso, cambieranno le tariffe per i circa 690 mila contribuenti milanesi: verranno infatti esclusi dal conteggio 145.348 tra box e autorimesse sui quali prima veniva applicata la quota variabile.
2. Un secondo punto sostanziale riguarda le agevolazioni, che possono arrivare fino al 50% della parte variabile, per le utenze non domestiche che aderiscono ai presupposti della Legge Gadda in merito al riciclo alimentare.
3. Infine, il costo complessivo che la comunità dei cittadini milanesi sostiene per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti si riduce, passando da 303 milioni e 862 (dato relativo al 2017) a 301 milioni 475 in ragione di tre importanti fattori: una maggiore efficienza da parte del Comune per la riscossione della TARI, una maggiore efficienza dell’AMSA stessa nella raccolta dei rifiuti e infine la lotta contro l’evasione ai versamenti TARI da parte del Comune.
Tuttavia, va sottolineato che, dovendo il costo complessivo della raccolta e smaltimento essere suddiviso tra tutti i cittadini, questa nuova interpretazione del MEF avrà delle ripercussioni su alcuni utenti. Infatti, andando a sottrarre una base imponibile pari a circa 145 mila unità da quello che era il computo precedente per la ripartizione della quota variabile per tutte le pertinenze prima valutate sulle abitazioni residenziali, ora non si potrà più computare la quota variabile e dunque chi non ha una pertinenza destinata a box di proprietà, dovrà sopportare un maggior onere, frutto esclusivamente della redistribuzione del carico, che tuttavia – come detto – è diminuito di oltre 2 milioni rispetto al 2017.
Infine, relativamente alla questione dei rimborsi, ribadiamo che la tassa è stabilita esclusivamente per coprire i costi del servizio, senza ritorni per il Comune. Dunque, confermata la volontà di rimborsare i milanesi che hanno impropriamente pagato la Tari dal 2014 al 2017, resta da valutare come trovare le coperture in una fase di negoziazione col governo centrale.
AGEVOLAZIONI
Mi piace sottolineare che sono previste delle agevolazioni che avvantaggiano e famiglie: c’è una riduzione del 25% della parte variabile della tariffa per i nuclei famigliari composti da 4 o più componenti che vivono in un’abitazione pari o inferiore a 120 mq. Riduzioni tariffarie del 10% della parte variabile per i nuclei famigliari composti da tre persone di cui un adulto e due minorenni o da un adulto e un minorenne che vivono in alloggi pari e inferiori a 80 mq. E infine uno sconto del 10% della tariffa sulla parte variabile per i nuclei famigliari composti da due persone di cui almeno una ultrasettantacinquenne.
UTENZE NON DOMESTICHE
Novità anche per le utenze non domestiche. Previsti sconti fino al 50% della parte variabile della tariffa per le attività commerciali e industriali che producono e distribuiscono generi alimentari e che cedono gratuitamente parte dei beni eccedenti agli indigenti e alle persone in condizioni di bisogno attraverso una rete di onlus certificate.
Gli sgravi sono commisurati in base alle quantità di cibo donato e alla quantità di rifiuti prodotti. Una scelta che segue le linee di indirizzo del protocollo “Food Policy di Milano”, che tra gli obiettivi si è dato quello di ridurre gli sprechi alimentari come forma di lotta alle disuguaglianze sociali.
Sconti di 1,04 euro/mq sulla parte variabile della tariffa per le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di I e II grado, paritarie e non paritarie. Riduzioni del 25% della tariffa per le utenze non domestiche di associazioni iscritte all’anagrafe delle onlus.
Infine un’agevolazione tariffaria del 25% per le attività commerciali e artigianali in zone precluse al traffico per lo svolgimento di lavori e opere pubbliche che si protraggono per oltre sei mesi.
Permangono, infine, tutte le altre agevolazioni previste nel 2017.