15 novembre 2017
Nella nuova frequentatissima commissione su Città Studi è stato presentato lo Studio del Politecnico per il futuro urbanistico dell’area, che ha confermato il mantenimento della vocazione universitaria del quartiere, con la volontà espressa dalle Università presenti ad ampliare i propri spazi e servizi nel quartiere, oltre alla disponibilità del Demanio a concentrarvi gli uffici statali, con una presenza di circa 1500 impiegati.
È quanto emerso dallo Studio realizzato dal professore Balducci incaricato dall’Amministrazione di fornire un supporto tecnico scientifico per la definizione di nuovi scenari nell’ambito di Città Studi. Un rapporto realizzato in questi mesi di confronto (da luglio ad oggi) tra tutti i soggetti coinvolti – Comune di Milano, Regione Lombardia, le tre università e Demanio –, volto a individuare un piano urbanistico per l’area dopo il 2022 qualora la Statale spostasse le facoltà scientifiche nelle aree ex-Expo.
Nel dibattito sono intervenuti il prof. Santoro (delegato al Bilancio della Bicocca) che ha confermato l’interesse a un nuovo polo universitario in Città Studi, quale opportunità per rispondere alla forte espansione di questi ultimi anni e, in coerenza con le caratteristiche del progetto, ha ipotizzato un impegno per quanto riguarda in particolare la formazione post laurea, la formazione professionale di alto livello con master di primo e secondo livello rivolti a laureati e a corsi di perfezionamento. Sul piano quantitativo, tali progetti sono in crescita del 30%; sul piano qualitativo la preparazione professionale permette di creare un ponte tra università e mondo del lavoro.
L’intervento del prof. Faroldi del Politecnico ha confermato che – con i suoi 100 anni di vita! – il Politecnico si conferma un luogo di studio preposto a studenti, che però ha bisogno di nuovi investimenti per la valorizzazione degli spazi e la qualità della vita. Alcuni investimenti concreti sono già a bilancio e riguardano il progetto Bonardi (Renzo Piano) che sarà in cantiere a giugno 2018 e durerà 24 mesi; il progetto nuovi laboratori di chimica per 46milioni di euro e messa a punto di spazi interrati per una migliore vivibilità; vivipolimi per la qualità degli spazi; quattro progetti nel campus Città studi con laboratorio di modellistica e riqualificare degli spazi pubblici e semi pubblici.
In conclusione, è stata espressa grande disponibilità da parte delle Università pubbliche ad estendere i propri spazi nel quartiere coerentemente con l’aumento di studenti universitari che è costante in città da un decennio (+25.000) e che ha fatto sorgere la necessità di nuovi servizi universitari: la Statale è interessata comunque a mantenere la propria presenza a Città Studi, soprattutto nell’area di Veterinaria (la prima che dovrebbe svuotarsi nel 2018 per il trasferimento a Lodi), trasferendo qui il corso di Beni culturali con circa 3.000 iscritti; il Politecnico si ripropone di risolvere gli attuali problemi di congestione realizzando nuove aule e dipartimenti per gli studenti di Architettura e realizzare un’Aula Magna di ampie dimensioni; la Bicocca si è dichiarata intenzionata a spostare nell’area demaniale alcuni propri dipartimenti e corsi. Inoltre l’Agenzia del Demanio sposterebbe uffici uffici statali per circa 1500 lavoratori negli edifici attualmente di proprietà della Statale. Infine c’è la disponibilità di Regione Lombardia a mettere a disposizione gli edifici ospedalieri senza richieste economiche per finalità legate all’università.
È stato confermato l’uso degli edifici vincolati del quartiere a fini universitari (per estendere il Politecnico e le nuove facoltà di Statale e Bicocca) e il riuso degli immobili della Statale in un quadro prioritario di investimenti pubblici, senza elementi speculativi o trasformazione verso residenza libera. Sono stati individuati nuovi servizi pubblici nel quartiere, atti a migliorarne le condizioni e la qualità della vita ed è stata fatta un’analisi di possibili riusi degli edifici ospedalieri.
I prossimi passi prevedono la creazione di un Comitato Scientifico tra le Università per definire puntualmente quali facoltà, corsi post laurea e laboratori necessitino di spazi. Successivamente verrà promosso un Accordo di Programma tra tutti i soggetti pubblici per definire il piano urbanistico per il Quartiere, con una prospettiva 2021-23.
Verrà esteso l’incarico al Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico per il supporto tecnico nella definizione dell’Accordo di Programma. Verranno effettuate iniziative di confronto con il territorio e il Municipio 3.