Le 5 parole chiave emerse dal tavolo dedicato alle Politiche per la famiglia, la casa e l’integrazione
- FAMIGLIA come soggetto anagrafico e non famiglie (ogni tipo di famiglia ha uguali diritti)
- CASA protetta, allargata e condivisa (esperienze di housing e co-housing)
- SCUOLA come luogo di integrazione. Il multiculturalismo come risorsa per scuole con progetti formativi multiculturali, multilingue, multidisciplinari
- RETE TERRITORIALE di supporto alle famiglie più fragili ( immigrati, famiglie monoparentali o mononucleari)
- EDUCAZIONE (sinergica famiglia – scuola, civica, ambientale, affettiva, sessuale)
Le 3 proposte concrete
- RIFORMA URBANISTICA (edilizia abitativa che preveda dei luoghi dedicati all’housing e al co-housing in sostegno dei nuclei famigliari che presentano fragilità, come, ad esempio, le famiglie di immigrati, le famiglie monoparentali, le famiglie mononucleari, gli anziani)
- RIFORMA DELLA LEGGE REGIONALE PER LE ASSEGNAZIONE DELLE CASE POPOLARI E RELATIVO REGOLAMENTO Attualmente l’assegnazione delle case di edilizia popolare avviene tramite punteggio. Tale metodo è statico rispetto alla continua evoluzione dei nuclei famigliari. Una famiglia numerosa ha, giustamente, diritto ad una casa d grande metratura ma, con il passare degli anni, la stessa famiglia subisce dei cambiamenti e, molto spesso, una famiglia un tempo numerosa, vede diminuire il numero di componenti (figli diventati grandi e indipendenti, separazione dei coniugi o morte di uno di essi) usufruendo, tuttavia, della casa di ampia metratura a suo tempo assegnata. Una maggiore attenzione all’evolversi dei nuclei famigliari e una maggiore elasticità nella riassegnazione degli appartamenti garantirebbe una maggiore equità di assegnazione.
- IMPLEMENTAZIONE DEL DIRITTO ALLO STUDIO anche attraverso l’inserimento del volontariato per doposcuola nelle attività svolte dai ragazzi che scelgono il servizio civile o attraverso il sostegno alle reti territoriali che in forma volontaria offrono un servizio di doposcuola e/o aiuto compiti per i minori
Suggerimenti per migliorare l’azione dell’amministrazione regionale
- CHIAREZZA DEI NUMERI: fornire ai media e ai cittadini i numeri reali su specifiche tematiche (ad esempio flussi migratori, percentuali delle presenze di minori stranieri nelle scuole, tasso di disoccupazione locale ecc.) contribuisce in modo essenziale ad una comunicazione efficace che si basi su dati reali e non su percezioni indotte.
- AGGIORNMENTO IN TEMPO REALE DEI DATI ANAGRAFICI: avere il polso dell’evoluzione dei nuclei famigliari è fondamentale per poter attuare in maniera tempestiva ed efficace una politica per le famiglie che risponda alle reali esigenze abitative, educative, di welfare, culturali e di svago.
- RIPRESA IN CARICO, DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI, DEL SOCIALE, PER POTER LAVORARE IN SINERGIA CON IL TERZO SETTORE, CON UN’EQUA RIPARTIZIONE DELLA GESTIONE DELLE FRAGILITA’.
Cosa valorizzare di quanto già in essere?
- Implementare e sviluppare il tema del “Fattore Famiglia” avanzato, sia pure in modo incompleto e inadeguato, dall’attuale amministrazione regionale
- Implementare la formazione regionale rendendola più “europea”.