30 novembre 2017
Presentato in commissione congiunta Periferie e Lavoro lo stato di avanzamento lavori relativamente al progetto per l’area Rogoredo-Porto di Mare (Municipio 4). Si tratta di un piano integrato che coinvolge diverse direzioni e che prevede una convergenza di azioni col compito di restituire massa critica e porre presupposti per eliminare il degrado in uno dei cinque ambiti scelti dal Piano Periferie, un ambito che come sempre presenta forti problematicità e potenzialità.
Fa riflettere che si tratti di un’area di 650mila metri quadrati (poco meno del Parco Forlanini, per intenderci) e in questa area il cosiddetto “boschetto della droga” occupa meno di quattro ettari: questo confronto basta a far riflettere su come una zona di piccole dimensioni possa mettere in scacco tutta l’area se non gestita con fermezza e progetti concreti.
L’area è stata concessa per 5 anni a Italia Nostra che ne ha già ripulito una parte per permettere l’accesso a persone e mezzi di lavoro e sta studiando percorsi e sentieri di vario tipo per attirare cittadini e ripopolare il parco, ad esempio è allo studio la proposta di un percorso per mountain bike al posto del boschetto della droga accessibile già nella prossima primavera.
Tutti i mercoledì di novembre e dicembre e domenica 19 novembre e 17 dicembre sarà possibile entrare e visitare l’area o contribuire con azioni di volontariato e partecipazione (ingresso dal parco Cassinis in via Fabio Massimo; info@cfu.it).
Accanto a questo, si è costituito un tavolo operativo promosso dal Sindaco con vari soggetti (RFI, ANAS, Serravalle, Autostrade per l’Italia, Comune di San Donato, Prefettura) per aggredire il problema dello spaccio di stupefacenti, che riguarda un ampio contesto di aree con differenti criticità (accessi, barriere infrastrutturali, vincoli ambientali…).
Relativamente alla rigenerazione del tessuto edificato, sono in corso i lavori su Cascina Casottello e Cascina Casotto; si stanno individuando progettualità nella parte nord del comparto Porto di Mare; sono in fase di studio ipotesi per lo sviluppo dell’intero ambito individuato nel PGT come Ambito di Trasformazione Urbana.
Tra gli interventi prioritari che si stanno delineando c’è la realizzazione di un’“asse dei servizi” – “spina pubblica”, che svolga il ruolo di connettore per l’intero ambito di trasformazione e che anticipi la centralità degli spazi pubblici, quali elementi preponderanti nel progetto di rigenerazione. Partendo dalla stazione metropolitana MM3, questo spazio pubblico lineare e attrezzato, si svilupperà in direzione del Parco della Vettabbiae dell’Abbazia di Chiaravalle. L’intervento rientra tra le opere per cui è stato richiesto il finanziamento all’interno del Piano Periferie.
L’intervento si completa col progetto Open Agri, che vede Milano hub italiano per le start up e protagonista dell’innovazione nel sistema agroalimentare: all’interno di Urban Innovative Actions (UIA), il nuovo programma finanziato con fondi europei a sostegno di idee innovative per affrontare sfide urbane rilevanti per il futuro, OpenAgri è il progetto del Comune di Milano che ha l’obiettivo di coniugare il settore dell’agrifood con l’innovazione economica, tecnologica, sociale. OpenAgri realizzerà un nuovo polo agricolo d’eccellenza all’interno dell’area di Porto di Mare, “frangia urbana” tra il Parco Agricolo Sud Milano e il quartiere Mazzini, in grado di coniugare il miglioramento del sistema agroalimentare – dalla produzione allo scarto – e la creazione di pmi e startup innovative, promuovendo inclusione sociale e cultura.
Guarda i documenti presentati in commissione:
Porto di Mare: le aree verdi e la rigenerazione del tessuto edificato
OpenAgri: New Skills for new Jobs (1)
OpenAgri: New Skills for new Jobs (2)