Milano ha scelto di trasformarsi sempre di più in una città sostenibile e amica delle biciclette. Al pari di altre grandi città europee, ha puntato sulla promozione e lo sviluppo della ciclabilità non solo per il tempo libero, ma anche come mezzo di trasporto alternativo all’auto.
La bicicletta è un ottimo strumento per decongestionare il traffico e restituire ai milanesi una città più bella e vivibile.
Andare in bici in città è più utile che usare altri mezzi di trasporto: è più piacevole e riduce lo stress, fa guadagnare tempo e denaro, fa bene alla salute e all’ambiente.
Milano è, in via teorica, la città ideale della bicicletta: pianeggiante, estesa ma non troppo, climaticamente equilibrata. Eppure soffre per un eccesso di autoveicoli che sostano e percorrono le sue strade, ogni 100 abitanti ci sono ben 55 autoveicoli, quando a Londra ce ne sono 30 e a Parigi 26.
Opposti i dati di utilizzo della bicicletta tutti i giorni per andare a scuola o al lavoro, a Milano solo 4 cittadini su 100 mentre a Copenhagen sono 50, seguono Amsterdam con 26 e Monaco di Baviera 14.
Il Comune di Milano è impegnato a invertire questo trend e a fare della bici uno strumento quotidiano per tutti, una tendenza che diventi passione. Occorre un’azione amministrativa che migliori e renda adeguata la strada ai velocipedi e occorre una maggiore consapevolezza da parte degli automobilisti nella guida degli autoveicoli e nel parcheggio, così come dei ciclisti nello scorazzare fra i veicoli in coda o sui marciapiedi.
Occorre creare una cultura e una consapevolezza della bicicletta. L’amministrazione intende agire su più fronti per favorire il cambiamento:
- realizzare infrastrutture ciclistiche adeguate: piste, corsie, cavalcavia, moderazione del traffico, nuova disciplina delle strade;
- realizzare strutture protette per la sosta dei velocipedi, dalle ciclostazioni alle rastrelliere disseminate per la città;
- offrire servizi dedicati per la promozione e la tutela delle bici;
- favorire l’accesso dall’area metropolitana nel quadro piano strategico provinciale MiBici;
- valorizzare il turismo in bicicletta.
È stato avviato un dialogo con tutte le realtà del territorio che seguono da vicino il tema delle due ruote per proseguire su questo cammino insieme alla città.
Bike sharing: Milano sempre più amica della bici
Come relazione l’assessore Granelli, Milano è diventata una delle capitali della sharing mobility, raggiungendo traguardi importanti come i circa 18 mila prelievi medi al giorno del bike sharing a postazioni fisse cui si aggiunge da qualche settimana il nuovo servizio di biciclette a flusso libero. Con 3.650 bici tradizionali e 1.000 a pedalata assistita, 365 giorni all’anno, BikeMi è un servizio molto apprezzato dai milanesi. Cui recentemente abbiamo aggiunto il servizio senza stalli fissi (free floating) con altre 12mila bici a disposizione dei cittadini entro la fine dell’anno. Due gli operatori a gestire il servizio che il Comune, con il bando del giugno scorso, ha diviso in 3 lotti da 4mila bici ciascuno: Mobike con una flotta di 8mila mezzi e Ofo con una flotta di 4mila. Un servizio che così può estendersi a tutte le zone cittadine: le bici free possono essere parcheggiate semplicemente lungo i bordi delle strade o in oltre 670 postazioni per un totale di 8.300 posti (in stalli o rastrelliere) diffusi sul territorio. Circa mille posti in più sono già stati programmati e saranno realizzati entro la fine di quest’anno e oltre 400 saranno dedicati esclusivamente alle bici a flusso libero localizzati in tutta la città: da Corvetto a Certosa, da Garibaldi a Bisceglie, da Loreto a Crescenzago, da Cinque Giornate a Maciachini.
E i milanesi si dicono soddisfatti: una ricerca condotta dal Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi di Milano per Clear Channel sugli utenti delle bici BikeMi attesta la soddisfazione del 90% di coloro che le usano. A farne uso sono principalmente i lavoratori che le integrano con altre reti di mobilità sostenibile (nell’ordine: metro, tram, bus e car sharing) all’interno di un sistema che il 95% degli intervistati considera una alternativa più che valida all’automobile. Grazie all’introduzione delle biciclette a pedalata assistita, e a più stazioni, le bici non sono più semplici mezzi per recarsi dalla fermata della metropolitana a casa o al posto di lavoro, ma servono anche per coprire l’intera tratta, evitando problemi di traffico e parcheggio: quasi la metà degli utenti dichiara di coprire tragitti di ben 2-4 km.
Andiamo avanti verso una città più amica della bici, come indicato nel Pums: qui potrete trovare la parte di piano dedicata alla ciclabilità con gli obiettivi che intendiamo raggiungere entro il 2021.