14 luglio 2017
Parte da Palazzo Marino un nuovo progetto verso l’inclusione attiva, che prevede aiuti concreti per uscire dalla povertà, sostegno nella ricerca del lavoro e la formazione.
Il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà messa in atto dal Governo, che prevede l’erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizione di povertà nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile (anche maggiorenne) o una donna in stato di gravidanza accertata.
Per godere del beneficio, il nucleo familiare del richiedente deve aderire a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati dai servizi sociali dei Comuni (coordinati a livello di Ambiti territoriali), in rete con gli altri servizi del territorio (i centri per l’impiego, i servizi sanitari, le scuole) e con i soggetti del terzo settore, le parti sociali e tutta la comunità. Il progetto viene costruito insieme al nucleo familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolge tutti i componenti, instaurando un patto tra servizi e famiglie che implica una reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. Le attività possono riguardare i contatti con i servizi, la ricerca attiva di lavoro, l’adesione a progetti di formazione, la frequenza e l’impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute. L’obiettivo è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia.
Ora, grazie a un finanziamento statale di 2.349.000 euro nell’ambito del Programma operativo nazionale “Inclusione”, il Comune di Milano può mettere in atto diversi strumenti di sostegno al reddito e fornire assistenza, formazione, tirocini e percorsi di attivazione lavorativa per aiutare chi si trova in difficoltà.
La novità di questo percorso è che non si struttura come puro assistenzialismo, bensì prende la forma di un aiuto concreto per uscire dalla povertà in modo attivo.
I fondi ministeriali saranno distribuiti su 3 annualità: oltre 624mila per il 2017; oltre 867mila euro per il 2018; oltre 857mila euro per il 2018.
Il progetto individua tre azioni-guida:
- rafforzamento dei servizi sociali (segretariato sociale e per la presa in carico, nonché servizi informativi all’utenza) con attività di accoglienza degli utenti SIA in ogni zona;
- attivazione lavorativa attraverso tirocini e borse lavoro, orientamento e consulenza, corsi di formazione;
- promozione di accordi di collaborazione in rete, nella quale rientrano tutte le attività destinate agli operatori degli ambiti territoriali, dei centri per l’impiego, dei servizi per la salute, l’istruzione e la formazione.