3 luglio 2017
Prosegue il lento lavoro di tessere rapporti tra i vari interlocutori che ci stanno aiutando a valutare l’utilità dell’assunzione del Fattore Famiglia all’interno del Comune di Milano: lunedì 3 luglio ho organizzato e coordinato un incontro negli uffici comunali con il dott. Colangelo, Direttore del Settore del Bilancio e delle Entrate del Comune di Milano, che insieme a due suoi collaboratori si è confrontato col dott. Bernardi del Comune di Castelnuovo del Garda, il prof. Pecci dell’Università di Verona e il dott. Furlani dello spin-off ELL di UNIVR e Cesare Palombi dell’Afi.
Il Fattore Famiglia non è uno strumento che interviene sulle povertà, ma una misura che, sostenendo la famiglia alla base ed evitando una dispersione delle risorse, riduce il rischio sociale e lavora così anche nella prospettiva di educare le famiglie a diventare cittadini attivi.
Inoltre, solo a mo’ d’esempio, l’introduzione del Fattore Famiglia a Castelnuovo del Garda ha portato a una crescita quasi raddoppiata delle nascite.
L’utilità del Fattore Famiglia per un Comune è riassumibile in breve in questi 7 punti:
- Per gestire meglio risorse sempre più scarse
- Per aiutare chi ha effettivamente bisogno
- Per evitare sprechi, verificando dichiarazioni poco veritiere
- Per eliminare il rischio di sforamento dei budget
- Per ridurre significativamente i costi del servizio
- Per partecipare ad una sperimentazione che conduca ad una riforma seria dell’ISEE
- Per contribuire a convincere lo Stato e le Regioni ad affrontare seriamente i temi della denatalità e delle Politiche familiari
I temi e le modalità di attuazione per un comune complesso come il nostro sono molto complessi, ma gli interlocutori con cui mi sto interfacciando dimostrano di crederci perciò mi auguro vivamente di riuscire a portare a termine questo prezioso risultato, affinché Milano si possa riconoscere come “città amica delle famiglie”.