22 giugno 2017
È stato presentato in settimana il XXVI Rapporto Immigrazione basato sull’analisi dei dati Caritas e Migrantes che fotografa una realtà in evoluzione.
La peculiarità di questo studio è assumere i poveri come punto di vista per leggere noi stessi e la nostra società. In particolare il Rapporto 2016 assume come punto di vista le nuove generazioni, quelle – per intenderci – che stanno sempre più crescendo nelle nostre scuole.
Nel 2015 in Lombardia ci sono state 45.883 nuove acquisizioni di cittadinanza italiana (25,8% del totale nazionale) e nel 2016 54.000 (il 27%). Nel Comune di Milano hanno acquisito la cittadinanza italiana 6.706 persone, il 39% delle quali hanno 0-18 anni (2.609), questi ultimi hanno ottenuto la cittadinanza o perché convivono con un genitore che a sua volta l’ha ottenuta o perché hanno raggiunto la maggiore età. Nostro dovere è aiutare questi giovani cittadini italiani a costruirsi una nuova identità: se andiamo loro incontro con paura e sospetto, saranno sempre ostili!
Gli alunni con cittadinanza non italiana sono il 14,5% del totale degli studenti lombardi. Ma il dato che più fa riflettere è dato dal fatto che ben il 63,7% degli alunni con cittadinanza non italiana sono nati in Italia e nella scuola d’infanzia sono addirittura l’87,1%! A questi
La questione va affrontata in modo unitario e ciò prevede:
- la legge sulla cittadinanza e sullo ius soli temperato
- i ricongiungimenti familiari
- la cura della mediazione culturale nei processi di integrazione nella scuola: non si possono lasciare soli gli insegnanti nel confronto con le culture diverse.
Accogliere, tuttavia, non vuol dire integrare e omologare: le nuove identità sono frutto anche di meticciato e di trasformazione. L’incontro è la parola chiave che deve guidare le nostre comunità che si stanno arricchendo sempre più non di singole braccia, ma di intere famiglie: da giovani adulti arrivati soli per ragioni di lavoro, si sta passando a uno stanziamento sul territorio di interi nuclei familiari, che in parte hanno corretto lo sbilanciamento demografico del nostro Paese. Ma oggi anche le famiglie straniere stanno pagando la difficoltà di fare famiglia in Italia e diminuiscono le nascite anche tra di loro.
L’immigrazione in Lombardia, a cura di Meri Salati