14 giugno 2017
È intervenuto in Commissione Politiche familiari il prof. Massagli di Adapt per parlare del delicato rapporto di conciliazione tra la vita professionale e la vita privata, tema che riguarda prevalentemente la condizione femminile, poiché è soprattutto su di loro che grava la fatica di conciliare l’attività lavorativa e gli impegni familiari.
Tuttavia, nonostante le difficoltà di conciliazione tra famiglia e lavoro, oggi in Italia il numero delle donne sul mercato del lavoro è aumentato: il mercato del lavoro dell’ultimo periodo vede una presenza sempre più numerosa e stabile delle donne sulla scena professionale rispetto al passato.
D’altra parte una volta divenuta madre, la donna avverte con sempre maggior fatica il peso dei vincoli che si frappongono alla realizzazione sul piano professionale.
Però fa riflettere che il numero di figli attesi sia in crescita rispetto al passato: nove madri su dieci, prescindendo dalla classe di età, progettano di avere una famiglia con almeno due figli, inoltre il fatto che le madri più giovani esprimano la preferenza verso una famiglia con tre o più figli fa pensare che nel corso della vita le donne sperimentino delle difficoltà e degli ostacoli che evidentemente non consentono loro di realizzare i propri desideri. In pratica, nelle donne giovani è presente un desiderio a generare figli, ma il confronto con la realtà, in particolare quella lavorativa, risulta frustrante.
Qui si inserisce dunque l’urgenza di cercare nuove strategie per la conciliazione tar la vita privata e quella lavorativa, strategie che vanno certamente oltre il livello di competenza dell’amministrazione comunale, tuttavia abbiamo cercato di pensare ad alcune misure incentivanti che il Comune può far partire per dare respiro alla vita familiare, con particolare riferimento alle reti formali e informali di cui si possono avvalere le famiglie per la cura dei figli.