31 maggio 2017
A dispetto dell’arroganza e del senso di autosufficienza del Presidente americano Donald Trump, nel nostro piccolo abbiamo approvato una mozione, presentata dal consigliere PD Aldo Ugliano e sottoscritta anche da me, che invita a tenere chiuse le porte dei grandi negozi del centro – sia d’inverno che d’estate – per evitare un’inutile dispersione di calore o di fresco, con incremento considerevole dei consumi energetici e dunque conseguente aumento delle emissioni inquinanti.
Con la mozione chiediamo di organizzare un tavolo di confronto con le Associazioni del Commercio e Ambientaliste per dare vita alle seguenti iniziative:
- incaricare l’Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio (AMAT) di verificare l’efficacia delle cosiddette “lame d’aria”, dispositivo che limiterebbe consistentemente la fuoriuscita dai negozi di calore o di fresco, ma che per la produzione del getto d’aria prevede un incremento del consumo di energia elettrica del 25%;
- istituire, in collaborazione con Associazioni Ambientaliste e del Commercio, un riconoscimento (vetrofania) per i negozi che non adottano questa pratica che li individua come “Negozi amici dell’ambiente e della città”;
- dare vita in città ad una campagna informativa circa i carichi ambientali negativi che la pratica delle porte aperte determina;
- in sede di riedizione del prossimo “Protocollo per la qualità dell’aria” da parte di Regione Lombardia in collaborazione con ANCI e singoli Comuni, prevedere, all’interno dello stesso Protocollo, la possibilità di sanzionare i comportamenti non corretti dal punto di vista ambientale.
La mozione elenca inoltre una serie di provvedimenti e benefici fiscali assunti nel corso degli anni dai governi che si sono sin qui succeduti. Tra essi:
- l’individuazione della soglia dei 20 gradi come temperatura standard all’interno degli immobili;
- l’assegnazione di una classe energetica ad ogni edificio per stimolare interventi tesi a migliorare le performances energetiche;
- il sostegno alle ricerche per l’individuazione delle migliori tecnologie per il risparmio energetico e attraverso la classificazione energetica influire sul prezzo di vendita degli appartamenti;
- la concessione di un bonus fiscale del 65% sul costo delle spese sostenute per la riqualificazione energetica degli immobili o delle sole caldaie. Questo bonus si applica anche per gli infissi proprio per contenere la dispersione di calore o di fresco;
- nel novero dei provvedimenti per il risparmio energetico va infine ricordato l’obbligo per le famiglie dell’installazione delle valvole termostatiche, quindi lo Stato, le Regioni, i Comuni sostengono economicamente politiche tese a risparmiare energia e a ridurre le emissioni inquinanti;
- nel caso di allarme ambientale per sforamento del limite dei 50 mg/m3per più giorni, il Sindaco può ordinare l’abbassamento delle temperature negli immobili;
Ma come è evidente, tutte queste scelte sono palesemente in contraddizione con la pratica delle porte aperte dei negozi!