Alla scorsa Commissione Periferie, è intervenuto l’assessore alla cultura Del Corno per presentare un piano di sviluppo per la cultura in linea con il “Piano periferie” portato avanti dall’Amministrazione.
Il primo livello di azione, prevede interventi strutturali sugli spazi in gestione diretta o in concessione di proprietà del Comune di Milano. Ciò riguarda musei civici e spazi espositivi (per esempio il CASVA – Centro di Alti Studi sulle Arti Visive e il centro civico progettato al QT8), sale di spettacolo dal vivo (come il Teatro per l’Infanzia e l’Adolescenza nel Municipio 9), hub culturali di innovazione (come il centro di produzione artistica Mare culturale urbano nel Municipio 8) e il grande capitolo che riguarda le biblioteche comunali. Nel 2017 sono inseriti i progetti di tre biblioteche (Calvariate nel Municipio 4, Harar e Baggio nel Municipio 7) per un totale di 4milioni di euro; nell’annualità 2018 e successive sono previsti progetti per altre sei biblioteche (Lorenteggio, Gallaratese, Crescenzago, Quarto Oggiaro, Sormani, Fra Cristoforo) più lo stabile di via Deledda per un totale di 18.300.000 euro. Nel frattempo entro l’estate 2017 riaprirà la biblioteca di Piazza Accursio. Questo capitolo comprende complessivamente 24 biblioteche rionali.
La biblioteca è un centro civico fondamentale e svolge un ruolo che va al di là della propria vocazione culturale: essa infatti è anche luogo di aggregazione e relazione importante per un territorio, nonché presidio che tiene viva una zona e le dona vivacità, aumenta la socialità ed è un servizio per la città che le ruota attorno e che può trovare in essa motivo per una nuova desiderabilità del territorio.
Grazie all’incontro periodico con gli assessori dei vari municipi, è stata possibile una razionalizzazione e un potenziamento degli orari di apertura nelle fasce in cui si registra una maggiore affluenza di pubblico e un aumento dell’accessibilità nelle fasce serali, con estensione dell’apertura fino alle 23 anche nella biblioteca Valvassori Peroni di Città Studi, per offrire agli studenti un luogo di incontro e di studio con orario esteso. Allo studio anche un progetto sperimentale per l’apertura domenicale a rotazione delle biblioteche rionali. Tutto questo ha portato all’assunzione di nuovo personale bibliotecario per far fronte alle nuove esigenze. Tuttavia ci sono ancora quartieri senza biblioteca: per far fronte a questa mancanza, è previsto un potenziamento del servizio Bibliobus.
Resta aperto il problema di come pubblicizzare e comunicare ad ampio raggio le iniziative che vengono proposte e anche di come valorizzare le tante realtà culturali meneghine quali cori, bande, compagnie teatrali ecc.
Il secondo livello di azione prevede invece nuovi modelli di inclusione, cioè la valorizzazione delle reti di relazione e delle realtà presenti sul territorio e la semplificazione dei processi amministrativi.
Il nuovo piano di sviluppo della programmazione ha messo in cantiere un calendario innovativo e sempre più inclusivo con festival diffusi, come Bookcity, Museocity, Pianocity e la Prima della Scala diffusa in più luoghi periferici della città, e altre iniziative tipo Open It e la Festa della Musica, con una valorizzazione dei municipi per la diffusione sempre più capillare e locale della cultura.
Significativa anche la percentuale dei contributi emessi dal settore Spettacolo del Comune che hanno impatto diretto o indiretto sulle periferie, che corrisponde al 19% del contributo totale.