24 marzo 2017
La Commissione dedicata allo studio di politiche integrate per la famiglia sta ospitando di volta in volta i vari assessori per raccogliere le azioni messe finora in atto dal Comune a vantaggio delle famiglie. In settimana è stata la volta dell’assessore alle Politiche sociali, Majorinio, che ha illustrato le linee di governo della città comprese nelle “Linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato”, approvate dal nostro primo Consiglio Comunale, lo scorso 7 luglio 2016, nel quale rientrano tra i punti salienti da realizzare nel corso del mandato il rafforzamento delle misure di sostegno al reddito e l’introduzione di sostegni per le famiglie e per la maternità.
Con la proposta, in via di definizione, si intendono fornire le linee di indirizzo per l’attuazione di una gara pubblica per l’individuazione di un gestore specializzato che fornisca il servizio di sostegno alla famiglia e reddito di maternità.
Il “Reddito di maternità” rappresenta un’integrazione delle attuali misure di sostegno al reddito rivolte alle famiglie con minori che vengono erogate direttamente dal Comune con fondi comunali o tramite i finanziamenti statali, specificamente rivolti al contrasto alla povertà o destinate al sostegno alla maternità (con assegno di maternità, assegno per tre figli minori, bonus natalità, bonus mamma domani ecc.).
Sono 1.800 le famiglie milanesi con un Isee inferiore ai 17mila euro che beneficeranno del reddito di maternità e riceveranno 150 euro al mese per 12, però non con un’erogazione in denaro, bensì in buoni spesa per l’accesso a servizi dedicati, destinati al sostegno di tutto il nucleo familiare, da spendere per l’acquisto di beni per la prima infanzia in una rete di negozi e supermercati convenzionati oppure per servizi di assistenza familiare, come tate e baby-sitter selezionate dal Comune e messe in rete attraverso il portale WiMi (cfr. Newsletter n. 23 del 21 gennaio 2017), con lo scopo di sollevare i genitori dagli ostacoli di tipo economico e sociale. Va precisato che le richieste pervenute finora per il servizio sociale professionale di base e specialistico riguardano il 79,2% di famiglie italiane e il 20,8% di origine straniera.
In questa impostazione ravviso un approccio che condivido: il sostegno alla coesione del nucleo familiare come punto di forza di un impegno che vede la nascita di un figlio non come evento privato, bensì come tema che coinvolge tutta la comunità e dunque la città che se ne deve fare carico.
Informazioni sull’assegno di maternità
Altro progetto presentato è quello chiamato “Famiglie creative” che vede il Comune impegnato nell’assegnazione di finanziamenti ai nuclei familiari e alle associazioni che promuovono e attuano azioni di concreta solidarietà tra le famiglie. Le azioni in cui sono impegnate le famiglie sono state ideate e progettate autonomamente dagli stessi nuclei con la collaborazione, se richiesta, di alcuni operatori sociali del terzo settore. Ciò ha portato a realizzare iniziative di prossimità e aiuto tra nuclei familiari, relazioni di auto-aiuto tra famiglie che condividono le stesse problematiche educative, attività che moltiplicano le risorse di ciascun nucleo coinvolto, permettendo ai figli di accedere a iniziative di vario tipo.
Anche in questa impostazione mi ci ritrovo perché si considera la famiglia soggetto dell’attività sociale e dunque la si coinvolge per il potenziale positivo che ha in sé e che può contagiare positivamente altre famiglie.
Presentazione del progetto “Famiglie creative”
Bando per partecipare al progetto “Famiglie creative”