22 febbraio 2017
Ha avuto luogo in settimana un vivace confronto tra cittadini e membri delle due commissioni consiliari Urbanistica e Mobilità per parlare di Città Studi e del suo futuro. All’incontro ha partecipato più di un centinaio di cittadini, che attraverso gli interventi hanno manifestato le loro giuste preoccupazioni e anche perplessità sul progetto.
Da parte mia, come residente in Città Studi, ci tengo a sottolineare due presupposti importanti. Il primo riguarda il progetto di Regione Lombardia di spostare i due ospedali – Istituto dei Tumori e Istituto Besta – per creare un sistema pubblico integrato di valenza nazionale e internazionale chiamato “Città della Salute e della Ricerca”, progettato a Sesto nell’area ex Falk. Il progetto prevedeva la fine dei lavori nel 2017, con conseguente collaudo e trasloco nel 2018, ma ad oggi è ancora tutto da pianificare, visto che è stato bloccato per un’irregolarità nella procedura. Come detto, l’iniziativa è di Regione Lombardia, che non ha chiesto nulla al Comune né tantomeno ha coinvolto la cittadinanza. Il secondo presupposto riguarda il trasferimento della Statale che vuole migliorare la propria offerta formativa con ambienti di studio più moderni e adeguati alla ricerca scientifica: il senato accademico dell’Università Statale ha dato nel luglio scorso il via libera alla manifestazione di interessi nei confronti di Arexpo, la società proprietaria dei terreni su parte dei quali il rettore Vago vorrebbe creare il nuovo polo universitario e un campus per le facoltà scientifiche.
Fatta questa premessa, ritengo indispensabile il coinvolgimento del Comune di Milano per far fronte alle paure che si stanno facendo strada tra gli abitanti, preoccupati per il vuoto che si creerà, per la conseguente svalutazione del quartiere, per la perdita di quel legame prezioso con l’università da un punto di vista sociale, culturale e urbanistico. Perciò ritengo responsabile il Comune che se ne fa carico e accetta un confronto, non facile, con la cittadinanza al fine di valutare un piano per questa parte di città, un piano che non sia un ripiego né una resa ad armi spuntate.
Dopo aver ascoltato per quasi due ore gli interventi di molti cittadini, abitanti e studenti, l’assessore Maran ha illustrato un progetto con obiettivi e impegni chiari da parte dell’Amministrazione. Considerato che le due università in loco hanno ciascuna un numero di studenti pari a circa 17mila, in prospettiva l’impegno è di mantenere – anche dopo lo spostamento della Statale – almeno 30mila studenti in zona. L’impegno non pare affatto aleatorio, ma fondato su alcuni studiati presupposti e su un confronto con tutte le realtà universitarie presenti in città. Innanzitutto si prospetta il mantenimento in loco di quelle facoltà della Statale che non necessitano di ammodernamento e attrezzature scientifiche innovative. In secondo luogo il Politecnico ha in mente un investimento di 2miliardi per migliorare gli standard abitativi e per la realizzazione di un nuovo campus proprio in Città Studi. Infine, altre università milanesi hanno in previsione di ampliare gli spazi, senza considerare la necessità di creare nuove residenze per gli studenti.
Tutto ciò potrà effettivamente migliorare la dotazione di spazi e servizi per gli studenti e insieme potenziare e rinnovare la vocazione universitaria dell’area, senza chiederle di rinunciare alla vivacità sociale e culturale di oggi e senza mettere a rischio i servizi della zona, anzi magari riuscendo ad aprirsi maggiormente al quartiere con servizi culturali, di intrattenimento e di incontro che possano far vivere la zona anche durante il fine settimana e quando le lezioni sono ormai concluse.
Per raggiungere questi obiettivi, l’Amministrazione deve impegnarsi a garantire questi passaggi e indicare come e quando avverrà questo progetto, dovrà coordinare la partecipazione del Municipio, della Regione Lombardia, della Città Metropolitana e mantenere vivo il dialogo con tutte le forze che si sono finora espresse per il bene e il futuro di Città Studi.
Verso il progetto per il futuro di Città Studi