Anche quest’anno dal 23 febbraio al 2 marzo ha luogo in città il Forum delle Politiche sociali giunto nel frattempo alla sesta edizione.
È una significativa occasione di confronto tra Istituzioni, Terzo Settore, operatori e cittadini su diversi temi del sociale, attraverso un percorso di incontri pubblici per confrontarsi su sfide e opportunità del welfare di oggi, ma soprattutto di domani. Io sono intervenuta in due occasioni.
Giovedì 23 febbraio, al teatro Elfo Puccini ho partecipato al dibattito “Il Sociale per tutti: La nuova assistenza domiciliare e familiare, il ruolo dei custodi sociali, il progetto WEMI, le scommesse dell’abitare solidale”. Il mio intervento è caduto sulla famiglia come tavolo attorno a cui fare sistema x portare i servizi alla persona: Milano può essere una città capace di declinare il Welfare anche in politiche per il “ben-essere” dove al soggetto sociale “famiglia” si riconosca un ruolo centrale sia nella fruizione di questo benessere che nei relativi processi di costruzione.
Domenica 26 sono stata ospite dell’associazione Mare Culturale Urbano, presso Cascina Torrette (Municipio 7), dove ho aperto il pomeriggio di festa introducendo il tema “Famiglie: belle e plurali, affidatarie e creative”. La famiglia è un termine singolare che, per essere tale, prevede un numero di componenti plurali in relazione tra di loro. L’affido nasce per garantire un contesto di relazioni personali stabili ed è una forma peculiare di genitorialità, un’occasione per allargare lo spazio familiare. Con la sua peculiarità e “follia”, la famiglia affidataria mette in luce un elemento essenziale dell’essere famiglia in generale, che oggi forse si è un po’ perso: l’impegno familiare per sua natura travalica i confini della famiglia stessa. Infatti il compito di essere genitori non riguarda solo i genitori, ma il sociale tutto: far diventare un figlio un uomo è un compito che tutta la società si assume insieme alla famiglia. Perciò è giusto chiedere al sociale di sostenere le famiglie in questa impresa!
Oggi l’istituto dell’affido riesce a proporre diverse forme di accoglienza sempre più su misura e flessibili: si tratta di percorsi innovativi di sostegno e affidamento che rispondono alle differenti esigenze di bisogno e, allo stesso tempo, alle specifiche disponibilità e capacità di chi vuole dedicarsi a questa avventura di accoglienza e volontariato familiare. È una sfida che vince l’individualismo autoreferenziale del nostro tempo, anche in chiave familiare: l’affido invita ad allargare lo spazio fisico e psicologico per “fare posto” a un’altra persona, alla sua famiglia, alla comunità, al sociale.
Per conoscere le diverse forme di affido
Segui gli appuntamenti restanti del Forum: Programma del 6° Forum delle Politiche sociali