

Roberta
Osculati
con voce di donna
Vicepresidente del
Consiglio Comunale di Milano
Solidarietà vo cercando
Nuovi barconi e ancora approdi, naufraghi, migranti, rifugiati… e morti. Il tema è stato portato con poco successo dalla premier Meloni al Consiglio europeo di Bruxelles. Perché?
Primo: la lamentela che vedrebbe l’Italia «campo profughi d’Europa» non fa breccia in Europa, perché l’UE sa che nel 2022 la Germania ha ricevuto 218.000 richieste d’asilo, la Francia 137.000, la Spagna 116.000, l’Italia 77.000.
Secondo: la linea del nostro governo si conferma essere quella della chiusura con la richiesta di prevenire le partenze, arginare il traffico di esseri umani, cercare risorse finanziarie, collaborare coi Paesi di origine, aumentare i rimpatri. È stata sì enunciata l’intenzione a incentivare la migrazione legale e i corridoi umanitari, ma al momento il governo ha previsto solo pochi ingressi in più per lavoro: si procede a piccoli passi, tra grandi numeri in arrivo.
Terzo: l’annosa questione delle Convenzioni di Dublino. Meloni sa che il fronte più contrario alla revisione di questo trattato è costituito dai Paesi del gruppo di Visegrad, che paradossalmente sono i suoi migliori alleati in politica estera…
Dalla politica mi aspetto che sappia affrontare i problemi del presente preparando opportunamente il tempo futuro: vorrei una politica che fosse laboratorio di fraternità e solidarietà. Ma se manca la pietà, come si fanno a vedere i problemi che affliggono l’umanità?
Roberta Osculati
Vicepresidente del Consiglio comunale di Milano
Il mio impegno è per generare nuove opportunità, in particolare per:

Famiglia: soggetto di vita sociale

Giovani, scuola, università: capitale umano di Milano

Periferie umane e urbane

Famiglia, la relazione più ricca e fertile: conciliazione famiglia-lavoro con sostegni alla maternità, nidi, asili e attività integrative. Aiuti ai portatori di disabilità, programmi integrati di riabilitazione domiciliare per l’autonomia di giovani con problemi, rafforzamento degli strumenti per il “Dopo di noi”. Nuovi modelli di cura, capaci di rafforzare l’assistenza domiciliare e valorizzare percorsi di autonomia e domiciliarità. Potenziare e sostenere l’esperienza dell’affido familiare. Costruire un’alleanza con la famiglia per una sussidiarietà circolare e un’economia civile.
Giovani, scuola, lavoro: attenzione a nuove fragilità; innovazione didattica col superamento del divario digitale; più risorse sull’edilizia scolastica. Incentivi e strumenti per creare lavoro con accesso a corsi professionalizzanti e all’università; incubatori di impresa e stimoli per la creatività dei giovani; tirocini retribuiti per avviare al lavoro. Rafforzare i legami tra i giovani e le comunità locali, soprattutto in quartieri vulnerabili, coinvolgendoli nella responsabilità di cura del territorio, con microinterventi di riqualificazione urbana, percorsi di confronto intergenerazionale e interculturali, attività di web marketing per valorizzare le attività commerciali o associative del quartiere: un obiettivo educativo, ma anche di sicurezza e coesione sociale per la città. Pensare a nuove soluzioni abitative per giovani.


Periferie urbane e sociali: più verde, piazze e biciclette anche nelle vie non centrali; voglio guardare alle periferie non tanto come fine della città, bensì come cerniera con l’area metropolitana. Iniziative culturali decentrate per comunità più coese; coprogettazione e investimenti dedicati alle associazioni e agli enti che creano e valorizzano socialità e cultura nei quartieri. Tutela della salute e della sicurezza personale dei più fragili, prevenzione e inclusione sociale. Impegno per il riconoscimento dei diritti di cittadinanza per giovani nati e/o cresciuti in Italia. Lavorare insieme per promuovere l’intercultura e fermare la violenza.
Ambiente e mobilità: trasporto pubblico elettrificato; estensione metropolitane; adeguamento caldaie di riscaldamento; agevolazioni per la sostituzione di auto inquinanti. Ma anche nuovi parcheggi interrati per garantire la sosta ai residenti e liberare le strade e le piazze e ricavare più spazio per i cittadini, per aree verdi e in generale per una riqualificazione urbana.

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